Comunicare... a tutti i costi.
Con la situazione creata dalla guerra, qui all’ovest della Costa d’Avorio, comunicare è un’impresa. In città l’unico cyber-cafè ha di colpo aumentato i prezzi e, per dare la connessione, richiede che ci siano almeno tre utenti presenti: un vero terno al lotto!
A casa la linea è talmente disturbata da rendere quasi impossibile anche solo scaricare la posta. La buona notizia è che i prezzi della connessione a internet sono dimezzati ( al sud stanno provando l’ebrezza della ADSL). Un’ora di connessione costa “solo” 2,5 euro di telefono (abbonamento forfettario al provider a parte).
Così decidiamo di far installare una nuova linea telefonica, che miracolosamente non “frigge” rumorosamente come la vecchia. E, come per magia, ridiventa possibile (e piacevole) fare qualche telefonata via Skype o MSN con gli amici.
Anche i miei ormai sono attrezzati e possiamo stare a chiacchierare un po’ più a lungo... come non fossimo così lontanti.
Ma non ci si accontenta mai. Perchè non provare la videotelefonata, col la webcam che Enzo mi ha mandato? Come si dice: “ una immagine vale più di mille parole”. Ma la velocità del mio modem 56k non permette troppo di sognare.
Scopro che al “campo” dei francesi c’è un collegamento internet satellitare (quindi veloce).
I buoni rapporti, che anni intratteniamo, (offriamo il miglior caffè della città) ci aprono le porte.
Così, poco prima di Pasqua, siamo in linea: io li sento e... li vedo!
Quando mia mamma mi vede, in quel quadratino sul monitor, va quasi in tilt dall’emozione.
A casa la linea è talmente disturbata da rendere quasi impossibile anche solo scaricare la posta. La buona notizia è che i prezzi della connessione a internet sono dimezzati ( al sud stanno provando l’ebrezza della ADSL). Un’ora di connessione costa “solo” 2,5 euro di telefono (abbonamento forfettario al provider a parte).
Così decidiamo di far installare una nuova linea telefonica, che miracolosamente non “frigge” rumorosamente come la vecchia. E, come per magia, ridiventa possibile (e piacevole) fare qualche telefonata via Skype o MSN con gli amici.
Anche i miei ormai sono attrezzati e possiamo stare a chiacchierare un po’ più a lungo... come non fossimo così lontanti.
Ma non ci si accontenta mai. Perchè non provare la videotelefonata, col la webcam che Enzo mi ha mandato? Come si dice: “ una immagine vale più di mille parole”. Ma la velocità del mio modem 56k non permette troppo di sognare.
Scopro che al “campo” dei francesi c’è un collegamento internet satellitare (quindi veloce).
I buoni rapporti, che anni intratteniamo, (offriamo il miglior caffè della città) ci aprono le porte.
Così, poco prima di Pasqua, siamo in linea: io li sento e... li vedo!
Quando mia mamma mi vede, in quel quadratino sul monitor, va quasi in tilt dall’emozione.
“E’ mio figlio!”. “Che bella maglietta che hai”.
Non ha bisogno di chiedermi come sto, lo vede da sè.
E’ bello. “Buona Pasqua , mà”.
Non ha bisogno di chiedermi come sto, lo vede da sè.
E’ bello. “Buona Pasqua , mà”.