Monday, April 23, 2007

Ritratto



Diversi mi hanno chiesto di conoscere meglio Romeo, anche visivamente ; cosi’- per la prima volta - metto una foto direttamente sul mio blog, da sempre un po’ spartano.
Risale a qualche mese fa: era già malato, in ospedale ad Abidjan.
Stiamo preparando la sua storia per una rivista di qua... chissà, forse più avanti vi raccontero’ ancora qualcosa di lui.

Thursday, April 12, 2007

Romeo

… è partito… stanotte (11/4).
Le cure non hanno potuto trattenerlo tra noi.
18 anni da poco compiuti, era rientrato a Man da 4 mesi, paralizzato e bisognoso di assistenza: risedeva , con la famiglia, al nostro centro, unico paziente “stabile” tra le migliaia di altri che curiamo e rimandiamo a casa il pomeriggio.

Una cosa mi solleva: difficilmente avrebbe trovato assistenza migliore… qui, ma anche in Europa.

Medici e infermiere quotidianamente presenti per le cure e le medicazioni.
La famiglia: il papà Jean Marie (che lavora con me) e la sorella grande Janette avevano imparato ogni sorta di manovra di assistenza. Janette specialmente era entrata praticamente in simbiosi col fratello e lei sola riusciva a decifrare, alla fine, le sue richeste e necessità.
Il sostegno continuo di amici e parenti che assicuravano per 4 mesi anche i pasti.
Il suo letto ospedaliero a tre snodi (donati dai militari francesi).
Il materassino ad aria (con pompa) per limitare le piaghe (inviatomi dagli amici di Castiglione), fino agli speciali cuscini che gli avrebbero permesso di sedersi…gli ha dato gioia vedere che erano arrivati (grazie, sempre agli amici della Tassano!).
E ancora i frequenti consulti (telematici) col dr. Garetto e i colleghi dell ospedale di Torino…
Ma la lista sarebbe ancora lunga... senza contare la parte attiva di Romeo stesso: quante volte passavo a salutarlo pensando di essere forse io a tirarlo su e me ne andavo contagiato dal suo coraggio, dal suo sorriso e il suo saluto col pollice in su a indicare l’intesa tra noi.

C’è coda stasera alla sua stanza.
Il corpo non c’è più, ma qualcosa attira… e la gente vuole venire a dirci che ci è vicina.
Queste pareti potrebbero raccontare molto: dolore certo, ma anche tanto, tantissimo amore.