Carriole e libri elettronici
I pozzi sono secchi. La società dell’acqua raziona. Molti quartieri sono tagliati fuori.
Il nostro centro, per fortuna, aveva trivellato in profondità (60 metri), quindi disponiamo di ottima acqua anche in tempo di siccità.
Dovreste vedere la scena: dal quartiere (e oltre) una fila di carriole ci invade.
Sono spesso bambini che le spingono: all’andata i bidoni da 25 litri che portano sono vuoti; così sulla carriola sale un fratellino (a volte due) che prova l’ebbrezza della velocità.
Sono piloti esperti e, nonostante i miei timori, la carriola non si ribalta mai sul terreno ciottoloso.
Al ritorno portano invece 75-100 litri di acqua, nei loro bidoni e… nessun fratellino. Si tratta di 2-3 volte il loro peso: ma come fanno?
Solo a pochi metri il nostro centro informatico ha lanciato un progetto pilota, che sembra situarsi ad anni luce da questa popolazione che raziona l’acqua: la lettura di libri elettronici.
In mancanza di libri di carta…
Vedeste con che entusiasmo, leggono il loro primo libro… il primo nella loro vita!
Gli stessi bambini: carriola e computer!
4 Comments:
hai proprio la vena...come sai descrivere così bene quello che è il nostro quotidiano. grazie Carlo !
Che belle queste immagini!! E con che attenzione leggono i loro "ebook"!!
Grazie Carlo!
Grazie per questa testimonianza che ci permette di riflettere sui reali bisogni dell'uomo. Evidentemente la sete di "sapere" non è così distante dalla sete di acqua...
Bravo Carlomegu ! Foto che esprimono la realtà della vita dell'oggi in Africa, ma anche il loro essere gioisi, degni col necessario vitale e vivaci colla communicazione .
Buon coraggio par andare avanti!
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