Monday, March 21, 2011

Isolati ma non disinformati

Non c'è come quando si è stati male, che poi si apprezza la salute...
Non c'è come quando si è isolati, che si apprezza l'accesso alle informazioni.

Infatti qui a Man, città singolarmente calma nel panorama ivoriano, si soffre l'isolamento: difficili gli spostamenti, difficile avere informazioni sul paese. I più fortunati si dotano di un impianto satellitare col quale captano le TV straniere (in chiaro); molti frequentano la biblioteca o il CIF (dotate di sale informatiche e buona connessione a internet).
Anche noi godiamo di questi mezzi e quindi non ci sentiamo così tagliati fuori dal mondo.

Questo per le notizie, ma a me piace leggere e qui: niente giornali, né librerie.
Così mi sono riconverto da divoratore di libri di carta (che ero) a lettore digitale.
Dapprincipio storcevo il naso: "mai nulla potrà eguagliare la sensazione di tenere un libro in mano" sentenziavo.

Ma alla fine si fa di necessità virtù e... devo dirvi, non è poi così male!
Per fortuna avevo barattato il mio voluminoso Pc portatile con un net-book (molto + piccolo e leggero).

Ho provato a leggere qualche romanzo (in formato e-book) da seduto, ma anche da sdraiato (massimo del rilassamento): dopo un po' ci si dimentica di non aver in mano un libro e viene quasi il gesto di sfogliarlo.

Lo stesso vale per un settimanale in francese (Jeune Afrique) molto puntuale sulla realtà africana: evidentemente non si trova a Man e nemmeno più tanto facilmente ad Abidjan.
L'idea è piaciuta e forse lo proporremo in lettura ai nostri cybernauti (nelle sale informatiche).

Insomma benedetti mezzi!
Il paradosso è che potrei aver letto prima di voi - io che sto quasi in mezzo alla foresta - l'ultimo libro di Ken Follet o il bellissimo "Bianca come il latte, rossa come il sangue".

Niente male, no?

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