Senza corrente
Rieccomi a Man, dopo una lunga vacanza italiana che mi ha davvero ritemprato.
I chili accumulati cominciano a sparire complice il gran caldo, le sedute mattutine di corsa, il frigo non più pieno di tentazioni.
Ho ripreso il lavoro al dispensario: ne avevo proprio voglia di ritrovarmi in mezzo a questa folla di pazienti per cui rappresentiamo un sorta di "tocca-sana"; per ora lavorare mi diverte, non avverto stress.
Il nostro progetto satellite aveva segnato in questi mesi una battuta di arresto a causa di guai seri dei" macchinari". Ma il modem satellitare che ho portato dall'Italia e le istruzioni telefoniche di Cesare (da Roma) hanno riprestinato il sistema: abbiamo l'Internet!
Valentina, volontaria che ha viaggiato con me e si fermerà tre mesi come insegnate di informatica, sta scoprendo l'Africa e mi sembra ben motivata. Insegnerà tra il resto il ritocco fotografico e i montaggi video! Qualcuno si iscrive?
Ma... c'è un ma.
Dal primo febbraio in Costa d'Avorio danno la corrente a sprazzi: a Man solo la notte, quindi dalle 8 alle 18 niente!
Al nostro centro c'è, per fortuna, un generatore che azioniamo 4 ore al mattino (di più è troppo caro). All'ospedale ne hanno uno che azionano per ora solo per le urgenze... vedremo.
E' un'esperienza insolita vivere senza elettricità: tutto si ferma.
All'inizio ti senti in vacanza. Poi prendi carta e penna e, per la prima volta, scrivi un articolo per il blog senza computer. Notevole, no?
Intanto mille idee di energie alternative brulicano il mio cervello: pannelli solari, batterie da caricare... fino a immaginare una bici-generatore: qui i muscoli per azionarla non mancherebbero!