Sunday, August 31, 2014

Dopo tanto...

Ciao,
lo so sono imperdonabile... non pubblico da una vita sul blog.
Ma vi assicuro che ero parecchio preso.

Come avevo anticipato il nuovo centro medico sarà presto una realtà.






Approfittando della venuta a Man di un caro amico informatico (Luca) e del fatto che dovevo tradurre il suo corso di Webmaster, ho imparato a fare un sito.
Conclusione: avrete notizie delle nostre attività anche dal sito, che spero più dinamico di questo blog.

http://www.cmsfocolari.com/

Fatemi sapere se vi piace, ok?
Carlo



Thursday, January 03, 2013

Poliambulatorio virtuale


Siamo ancora sotto Natale e di solito in questo periodo ci piace ascoltare delle storie che infondano un po’ di speranza nel genere umano. Eccovi allora una storia che, in più, ha il pregio di essere vera.

Nel nostro centro medico affluiscono pazienti di ogni tipo ed età: dal neonato al vecchietto. La gamma di malattie è davvero ampia.
Il nostro problema è che qui scarseggiano gli specialisti cui inviare i casi troppo complicati che richiedono appunto uno specialista in un determinato campo. Il colmo è che per uno specialista la risposta ad un quesito nel suo campo è spesso ovvia, quindi gli basterebbero pochi minuti per “illuminarci”.

Grazie ad alcuni contatti in Italia, persone davvero molto attive, una trentina di medici specialisti ha aderito alla proposta del “poliambulatorio virtuale”.

Attraverso un forum su internet descriviamo i casi difficili e gli specialisti rispondono orientandoci agli esami necessari, suggerendoci la possibile diagnosi e terapia.
Una rete di persone che collaborano con noi e tra loro per arrivare a risolvere il caso.

L’esperimento dura da sei mesi e tra i casi risolti brilla quello di Louisette.

Louisette è una ragazzina di 12 anni che da tre anni soffre di una grave epilessia che la fa cadere anche 30 volte al giorno, ferendosi. La sua vita era impossibile e la famiglia l’aveva rifiutata.
I farmaci che si usano di solito non funzionavano e gli specialisti hanno consigliato Tac ed elettro-encefalogramma. “Mille grazie” mi veniva da dire “ e come faccio?”: gli esami erano troppo costosi e in più Louisette avrebbe dovuto andare ad Abidjan con un parente.

Un piccolo miracolo di aiuti e collaborazione tra noi, un frate cappuccino, una zia, un amico italiano che aveva conosciuto Louisette a Man, ha reso questi esami possibili.

Ora Louisette non ha quasi più crisi, ha ripreso ad andare a scuola ed è stata accettata dalla famiglia.

Sembrava una “mission impossible”.
Invece una rete di aiuti sul posto e a distanza (tramite il “poliambulatorio virtuale”) ha cambiato la vita di Louisette.

C’è da pensare che il genere umano non sia poi così male; forse avrebbe solo bisogno di occasioni per spendersi per una buona causa.
C’è nel cuore di ogni medico credo, nell'immaginario collettivo dei medici, il sogno di partire a “fare il dottore in Africa”. Poi non tutti partono e si capisce! Ma poter far qualcosa, sia pure a distanza, dà una grande gioia.
E questo è Natale!

P.S. Il forum è privato in modo che partecipino effettivamente dei medici o altro personale sanitario. Se vi iscrivete segnalate la vostra specializzazione. Sarete rapidamente abilitati. Grazie
Ecco l'indirizzo del forum:



Louisette con la zia


Schermata di accoglienza del forum

Friday, June 29, 2012

Ormai non ci stiamo più


Ecco il nostro dispensario immerso nella bruma del mattino.


Prima dose di farmaco ad un neonato.



 Il laboratorio sempre più equipaggiato.


Ormai facciamo test sofisticati che  prima richiedevano un viaggio fino ad Abidjan (500 km,)

Anche l'elettrocardiogramma: in questo caso ad un neonato con una malattia congenita.

Insomma tutto cresce, la gente è contenta... ma non ci stiamo più.


Si progetta un nuovo centro medico, più ampio e attrezzato che potrà ospitare in futuro altre specialità  (dentista, palestra di riabilitazione, ecografia...)


Vediamo se alla fantasia ed al coraggio si uniranno i mezzi necessari: io credo di sì.

Thursday, March 29, 2012

Carriole e libri elettronici

Non piove! In quattro mesi, solo qualche spruzzata.

I pozzi sono secchi. La società dell’acqua raziona. Molti quartieri sono tagliati fuori.

Il nostro centro, per fortuna, aveva trivellato in profondità (60 metri), quindi disponiamo di ottima acqua anche in tempo di siccità.

Dovreste vedere la scena: dal quartiere (e oltre) una fila di carriole ci invade.

Sono spesso bambini che le spingono: all’andata i bidoni da 25 litri che portano sono vuoti; così sulla carriola sale un fratellino (a volte due) che prova l’ebbrezza della velocità.

Sono piloti esperti e, nonostante i miei timori, la carriola non si ribalta mai sul terreno ciottoloso.

Al ritorno portano invece 75-100 litri di acqua, nei loro bidoni e… nessun fratellino. Si tratta di 2-3 volte il loro peso: ma come fanno?



Solo a pochi metri il nostro centro informatico ha lanciato un progetto pilota, che sembra situarsi ad anni luce da questa popolazione che raziona l’acqua: la lettura di libri elettronici.

In mancanza di libri di carta…

Vedeste con che entusiasmo, leggono il loro primo libro… il primo nella loro vita!

Gli stessi bambini: carriola e computer!





Wednesday, November 16, 2011

Costa d'Avorio : a che punto siamo ?

La Costa d'Avorio si avvia (finalmente) alla pacificazione e si prepara al turno elettorale delle legislative di dicembre.

Il paese sembra ripartire , ma molte sono ancora le sfide e le incognite : riconciliazione, sicurezza, ripresa economica, riassetto delle infrastrutture (strade, acqua elettricità), sanità, scuole, riapertura delle università ecc.

Per la sanità assistiamo ad un paradosso : é stata decretata la gratuità delle cure, ma in realtà la gente paga più di prima, causa l'esaurimento (dopo le prime settimane) delle scorte di farmaci e reattivi di laboratorio : di fatto si é costretti a rivolgersi alle farmacie e alle cliniche.

In questo contesto vorrei fare un bilancio del nostro dispensario : avevamo inaugurato la nuova struttura a gennaio 2008, quindi a breve saranno 4 anni.

All'inizio ci sembrava spazioso e avveniristico con le 2 sale di consultazione, le sale di degenza diurna, il laboratorio, la farmacia... ora ci stiamo davvero stretti. Anche perché, per fornire un servizio all'altezza, abbiamo dovuto aumentare il personale. Recentemente abbiamo toccato le venti persone, stagisti compresi, ma vista la folla di pazienti sono tutte molto utili.

Nella foto la nostra equipe, la sera della festa di saluto a Ezio e Vanilla.


L'affluenza non cala : una media di 70-80 pazienti al giorno che - nello spazio della mattinata (7.30-14.30) - vengono visitati, curati in day hospital, analizzati i valori di laboratorio, diagnosticati e inviati a casa con la loro terapia (« ma neanche in Italia... »). Un' equipe compatta, motivata, che lavora bene insieme e che ha a cuore davvero ogni malato.

Altro sogno : rendere la salute un bene non di lusso, ma alla portata di tutti. Da cio' la « politica » del ticket forfettario che include visita, flebo e famaci per casa. Che io sappia siamo i soli a farlo e ad un prezzo col quale, altrove, non si comprano nemmeno i farmaci !

Devo pero' dire che nel periodo della crisi, tra gennaio e maggio 2011 siamo stati aiutati : in un momento nel quale il paese non aveva più farmaci e non si poteva farli arrivare dall'estero, qualcuno li pagati per noi e ce li ha portati fino a casa, da uno stato vicino, correndo non pochi rischi : meglio di cosi' !

Inoltre una coppia di Udine (lei infermiera) si é trasferita qui e ci ha aiutato per un anno.

E poi, inaspettatamente qualcuno trova ancora il link per fare una donazione o trova le nostre coordinate bancarie…Sono spesso perfetti sconosciuti, a volte bambini (conosciuti) che rinunciano magari ai regali della Prima Comunione per aiutare i bambini di qua.

Quindi approfitto per un grazie di cuore da tutti noi!!!


Abbiamo ancora un sogno: allargare la struttura o costruirne una nuova, adeguata alle attuali esigenze, con accanto magari il centro per la malnutrizione.

Sognare non costa nulla e quello che sogniamo insieme prima o poi diventa realtà.

P.S. per Natale farò un salto in Italia... magari ci vediamo!

Monday, March 21, 2011

Isolati ma non disinformati

Non c'è come quando si è stati male, che poi si apprezza la salute...
Non c'è come quando si è isolati, che si apprezza l'accesso alle informazioni.

Infatti qui a Man, città singolarmente calma nel panorama ivoriano, si soffre l'isolamento: difficili gli spostamenti, difficile avere informazioni sul paese. I più fortunati si dotano di un impianto satellitare col quale captano le TV straniere (in chiaro); molti frequentano la biblioteca o il CIF (dotate di sale informatiche e buona connessione a internet).
Anche noi godiamo di questi mezzi e quindi non ci sentiamo così tagliati fuori dal mondo.

Questo per le notizie, ma a me piace leggere e qui: niente giornali, né librerie.
Così mi sono riconverto da divoratore di libri di carta (che ero) a lettore digitale.
Dapprincipio storcevo il naso: "mai nulla potrà eguagliare la sensazione di tenere un libro in mano" sentenziavo.

Ma alla fine si fa di necessità virtù e... devo dirvi, non è poi così male!
Per fortuna avevo barattato il mio voluminoso Pc portatile con un net-book (molto + piccolo e leggero).

Ho provato a leggere qualche romanzo (in formato e-book) da seduto, ma anche da sdraiato (massimo del rilassamento): dopo un po' ci si dimentica di non aver in mano un libro e viene quasi il gesto di sfogliarlo.

Lo stesso vale per un settimanale in francese (Jeune Afrique) molto puntuale sulla realtà africana: evidentemente non si trova a Man e nemmeno più tanto facilmente ad Abidjan.
L'idea è piaciuta e forse lo proporremo in lettura ai nostri cybernauti (nelle sale informatiche).

Insomma benedetti mezzi!
Il paradosso è che potrei aver letto prima di voi - io che sto quasi in mezzo alla foresta - l'ultimo libro di Ken Follet o il bellissimo "Bianca come il latte, rossa come il sangue".

Niente male, no?

Saturday, March 12, 2011

Una nazione in preda alla febbre

Tanti mi chiedono come va in Costa d'Avorio, quindi mi sono deciso a scrivere.
"Male"... direi, "lo stato del paziente è preoccupante".

Due presidenti, banche chiuse, trasporti difficili, embargo anche di farmaci, scuole in gran parte chiuse, violenza (ma non qui da me) ecc.
Non si sa come andrà a finire, malgrado la posizione abbastanza netta della comunità internazionale.

Davvero la democrazia in Africa non è ancora un dato acquisito: la metà dei paesi che ci circondano (in Africa Ovest) non è considerato democratico.
E quello che succederà qui sarà un esempio per gli altri: 15 nazioni africane andranno alle elezioni nel 2011.

Speriamo che il meglio finisca per accadere, speriamolo per un continente che ha già troppo sofferto.