Dispensario e viaggio in Italia
Ciao a tutti!
Lo so scrivo troppo di rado per immaginare di essere ancora letto, ma tanté…
E’ solo per dirvi che presto sarò a Genova per 2-3 settimane (dopo il 20 settembre), quindi magari ci vediamo.
Nel frattempo l’elettricità è ritornata stabile!
Riassunto delle “puntate precedenti”.
Dispensario: siamo ormai in 15 a lavorarvi.
La sfida di mantenere dei prezzi molto accessibili si sta rivelando difficile a mantenere; gli attuali 2000 CFA di ticket (3 euro circa) - con i quali i pazienti hanno diritto alla visita medica, i farmaci per casa e al day-hospital - non coprono le spese. Questo è forse dovuto delle enormi difficoltà a importare medicine che ci costringe ad acquistarle sul posto (a prezzi superiori).
Il laboratorio che speravamo apportasse un “plus” per sostenere il resto per ora copre quasi solo i suoi costi.
Il fatto è che anche il day-hospital è compreso nel ticket: una alternativa, rispetto ad aumentare il ticket per tutti, sarebbe quella di scorporare il day-hospital, di chiedere un contributo a parte… vedremo.
Insomma la parità economica è ancora un sogno, ma ci arriveremo.
Per il resto questo lavoro ci porta un’enorme soddisfazione: tutte le grosse ONG vengono a curarsi da noi e ci dicono che siamo un centro di eccellenza.
Una sera una responsabile della Croce Rossa mi presentava ad un collega con queste parole: “Questi sono quelli che ci salvano” e io schernendomi “ Ma come ? non è la Croce rossa che salva il mondo?” … risate.
Il clima di fiducia con la gente è totale.
Abbiamo sempre la coda di persone.
Quando si chiede come mai vengono da noi, anche da distante, dicono:
1. l’accoglienza,
2. qui si guarisce davvero,
3. il prezzo è meno caro,
4 la pulizia del centro.
Di 4 motivi solo uno è direttamente medico: interessante, no?
C’è in programma la telemedicina: Elettrocardiogramma refertato a distanza, probabilmente ad Abidjan.
A giugno abbiamo avuto la presenza da Genova (Recco) del Dr. Belli Carlo Arturo: una bellissima esperienza di collaborazione per me; una scoperta per lui di una galassia di malattie sconosciute in Italia. Parla francese ed è molto disponibile ed esperto, quindi anche un breve periodo (un mese) ha portato i suoi frutti.
Magari l’esperienza si potrà ripetere con altri colleghi, chissà.
Allora arrivederci a presto!
Carlo