Una passeggiata
Una sera, prima che tramonti il sole, decido di fare una passeggiata. Il nostro centro è infatti un po’ in periferia e a me fa piacere ogni tanto di uscire.
Appena raggiunta la strada principale (asfaltata!) una jeep dei militari francesi si ferma a salutarmi: faccio volentieri due chiacchiere con Jean che mi dice che mi ha registrato un cd di musica classica. Loro vengono spesso a prendere il caffè da noi e siamo diventati amici.
La passeggiata continua e spesso incontro qualche paziente sorpreso che mi sposti a piedi. “Dove va dottore?”. “Faccio una passeggiata” rispondo, ma la cosa non sembra convincerli.
Di ritorno, a poco meno di un chilometro da casa, si ferma una colonna di militari, con tanto di blindati. Mi fanno cenno di raggiundere la prima jeep.
Appena raggiunta la strada principale (asfaltata!) una jeep dei militari francesi si ferma a salutarmi: faccio volentieri due chiacchiere con Jean che mi dice che mi ha registrato un cd di musica classica. Loro vengono spesso a prendere il caffè da noi e siamo diventati amici.
La passeggiata continua e spesso incontro qualche paziente sorpreso che mi sposti a piedi. “Dove va dottore?”. “Faccio una passeggiata” rispondo, ma la cosa non sembra convincerli.
Di ritorno, a poco meno di un chilometro da casa, si ferma una colonna di militari, con tanto di blindati. Mi fanno cenno di raggiundere la prima jeep.
È addirittura il colonnello che mi chiede ”Nessun problema? Vuole che la accompagnamo a casa?”.
“No grazie... faccio solo quattro passi!”.
“No grazie... faccio solo quattro passi!”.
Buffo no? A me la situazione in città sembra più che tranquilla, ma messuno riesce a capire come possa concedermi un tale lusso... una passeggiata “rilassante”.
0 Comments:
Post a Comment
<< Home